martedì 14 gennaio 2020

Dc Sandwich

Squillino le trombe, rullino i tamburi, lucidate le armature e fuoco alle polveri: Panini è il nuovo editore italiano della DC Comics!
È la notizia della settimana : la tanto odiata RW Lion è stata finalmente costretta a cedere lo scettro DC al Regno (mai Kingdom come fu più profetico🤣) dei calciatori e dei Marvel Zombie! E sono sicuro che voi nerd starete già festeggiando, rompendo il maialino della nonna e stappando una bottiglia di burrobirra presa su Amazon. Non questo fanboy qui, però. No, non per giocare a fare il Namor o l'Oliver (Queen, per par condicio😂) di turno (vediamo chi la capisce), ma semplicemente non riesco a far i proverbiali salti di gioia. Non farò nemmeno l'elogio del "si stava meglio quando si stava Lion" per un editore che si è tirato più zappate sui piedi di un contadino strabico, né il complottista sul malefico Impero di Pa(lpatine)nini, ma, ahimé, il panorama che si delinea non è dei migliori. I diritti dell'universo di Superman e Batman staranno certamente bene in casa Panini, ma adesso, quest'ultima ha quasi il monopolio dei fumetti. Con la recente acquisizione del comparto Disney (sui cui dipendenti del suo settimanale ammiraglio tentò un vergognoso ricatto tramite un ricollocamento senza se e senza ma, degno della peggior imprenditoria paesana) e certamente dei supereroi, mettendo Marvel e la Distinta Concorrenza sotto lo stesso tetto. Una formula che già adottavano in altri paesi, come la Germania ma non in Italia. Un divertente paradosso ormai già caduto nell'oblio. Non so se in questi altri paesi tengano ancora le redini salde, ma qui da noi stringono il pugno in un poderoso guanto dell'infinito!
Mi ha fatto piacere sapere che il volto e l'anima di quel che era la realtà quasi cooperativa di Marvel Italia, poi entrata in seno a Panini ed apripista per il suo settore fumetti, M. M. Lupoi apprezzasse anche qualcosa di DC (o ha dovuto per contratto faticosamente cercare disperatamente in una soffitta impolverata qualche vecchio e stropicciato albo acquistato per errore?) e che fosse pre-Crisi, ma le domande sorte spontanee sono molte.
La qualità di spillati e cartonati rispecchierà quella Lion? No, perché finora, con tutti i suoi difetti questo era un punto su cui batteva Panini a mani basse. Certo i primi tempi proponeva grafiche con dettagli e refusi imbarazzanti, ma poi, fortunatamente c'è stato un discreto miglioramento...
E i sei membri classici della League avranno una testata ciascuno, come meriterebbero loro e le rispettive Family, o assisteremo ad orribili accorpamenti in brossurati di carta straccia come ho visto nei paesi del nord? O peggio, costosi mensili-sottiletta da una storia sola, letteralmente all'americana, come l'ultima tendenza dell'editore modenese?
E la libera concorrenza dei prezzi a favore del consumatore?
E siamo davvero sicuri che Panini riuscirà a promuovere DC egualmente a Marvel, sua prima pupilla, senza, eventualmente logiche, disparità tra due colossi eternamente in conflitto in patria?
Per non parlare della varietà dell'offerta.... Etc, etc...
Credo di aver dato l'idea e lo ammetto alcune sono proprio poetiche seghe mentali da nerd (anche se, forse, non del tutto), altre però sono interrogativi che non andrebbero sottovalutati per un panorama editoriale più sano e democratico (eh, sì, sono un comico nato, lo so, grazie, grazie, basta applausi).
Lucidate pure i portafogli per un’edizione ricamata a mano dalla nonna di Lupoi de Il ritorno del cavaliere oscuro, se volete, ma prima di contribuire ciecamente al deposito dorato con la P cubitale ci penserei un po’, in fondo si può sempre imparare l'inglese. Arricchisce sicuramente di più.

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