martedì 21 marzo 2017

Perfezione, il mio difetto.



Sono un po' giù (motivazioni ininfluenti) e apro Facebook (purtroppo per voi sapete cos'è FB,no?) nell'intento (ufficialmente) di distrarmi un po' nel più breve tempo e modo efficace possibile; in realtà con la voglia subconscia di perdermi per il più lungo tempo possibile senza sentire i morsi di nessun rimorso, esattamente come il più classico degli amanti dell'alcool attaccato al collo di una bottiglia e con la presa ben salda al bicchiere mentre è intento a scrutarne il fondo.




n-esimo post




immagine: 2 vignette, Preacher (di Ennis & Dillon).




Protagonista:-" F#*ç§%= l'auto compatimento. "




Già. Proprio così. Inizio a pensare che per quanto dolce sia l'auto-compatimento farei solo il gioco di chi mi vuole male (ma chi è che me ne vuole realmente? Mi sa nessuno, per fortuna, ma l'idea di un nemico è fortemente legata ad un importanza discreta di te, quindi...) a gongolarmici. Continuo, perciò a pensare a come potrei investirlo, ma è difficile investire in qualcosa che non è poi così futile, che non è tra le peggiori, ma nemmeno così poco grave come si crederebbe. Una cosa che non è una perdita, una violenza, un sopruso fisico, ma più impalpabile, emotivo, che non puoi sfogare direttamente, che è semplicemente una constatazione triste.

Perché oggi mi sono reso conto, come e più di prima, di essere una persona pessima.

Lo so, questo è auto-compatimento ed anche della peggior specie: quella ruffiana (sorrido, finalmente).

Ma cosa volete farci? Dovete portare pazienza. Nonostante quel che sembra non posso prendere altra via.

Sono una persona pessima, dicevo.

Lo sono perché adesso che scrivo e pian piano mi sento meglio e che colgo i primi frutti di questo investimento, mi dispiace doppiamente del dolore causato ad altri e quel che ho ricevuto lo sto scordando e sbaglio forse, ma mi domando se non avrei potuto evitare un passaggio così tortuoso e sofferente per tutti.

Sono una persona pessima, quindi, perché tutto ha giratocome un perno sul mio Ego e per nessuna ragione è valsa la pena.

Pessima, perché mi sento come Superman, come Clark Kent, alieno in un mondo di imperfetti reticenti, solo ed incompreso, sempre a concentrare le mie energie per limitare i danni dei miei poteri, cosa che oggi non ho fatto.

Pessima però perché non ho il carattere paziente e tollerante dell'Uomo d'acciaio, ma uno più duro e severo, uno come Batman, che non perdona niente e nessuno, nemmeno a se stesso.

Pessima in quanto mi basta fin troppo poco per deprimermi, come Aquaman, anche se di ragioni per farlo ne potrei avere da vendere. Come Arthur sono a metà tra tutto, tra ciò che piace al mio istinto e ciò che, invece,piace alla mia logica e non voglio lasciar andare niente, illudendomi di poter creare quei ponti che nessuno vuole.

Pessima perché sono testardo e impulsivo come Lanterna Verde, Hal Jordan, ma non ho la sua forza di volontà, la sua tenacia e il suo spirito di sacrificio, forse nemmeno il suo spirito e basta.

Pessima perché sono cresciuto con valori che nemmeno chi me li ha trasmessi li ha così assorbiti e a cuore e corro, corro, nella speranza che siano utili a qualcosa, per me, ma soprattutto per gli altri. Ma per ora mi affatico senza veder orizzonti di traguardi.

Sono pessimo in quanto dico troppo spesso che lo sono senza crederci veramente, credo anzi troppo nel contrario, come un Luthor meno efferato, meno incisivo, quasi trasparente.

Pessimo, molto pessimo perché ho abbandonato un percorso di psicanalisi convinto di non essere io ad averne bisogno, ma invece molte delle persone che incontro. Forse avevo torto. Forse, ma non ho voluto minimamente considerare l'unica altra opzione possibile: l'omologazione. Abbassare il mio livello di cultura e miei principi in favore di un gruppo a cui appartenere, di una relazione più distesa con famiglia e parenti vari, per una Justice League dei poveri in cui sentirmi a casa.

Avverto ancora il bisogno di averne una, assieme alla mia Mera, ma non posso e non voglio accontentarmi: che Justice League sarebbe senza Giustizia?

Pessimo, perciò, perché non penso abbastanza al mio benessere emotivo, ma punto troppo in alto, ad avere tutto o niente, ma perdonatemi se svendo tutto tranne ciò che mi definisce.

La maggior parte di voi, in fondo, fa il contrario e non la biasimo: la solitudine è una brutta bestia, è Doomsday! Non vi giudico, non troppo, in fondo anche io sono umano, ma i più di voi svendono il rispetto, l'educazione o quello in cui credono per una Suicide Squad, o no? Forse anche solo per una Section Eight.

Pessimo, si diceva, perché sono un mostro, almeno per voi, che non capite o non volete capire, un J'onn J'onnz sceso da Marte, uno Swamp Thing venuto dalla palude, non perché sia migliore, ma al contrario, perché non riesco ad essere peggiore.

Vedete sono pessimo, tra tutti voi, sono tra i più pessimi e se talvolta riesco a sopportare voi, è troppo chiedere di sopportare me, sopportare le mie virtù?

Io ci ho provato, provato e riprovato, ma se ho la rabbia di Atrocitus o Wolverine, il fascismo intellettuale di Sinestro o del Punitore, il cinismo di Constantine, non ho il loro odio, il loro disincanto, la loro freddezza. C'è qualcosa che mi impedisce di andare in fino in fondo, una debolezza per qualcuno, ed è l'amore di Bruce per quel che è giusto, l'esempio di Clark, la passione per la legalità di Barry, la determinazione di Hal, il dovere di Arthur, la forza di Diana.

Spero che perdonerete questi miei difetti, che comprenderete perché sia così limitato, così poco, quanto molto imperfetto.