sabato 18 maggio 2019

Habemus Osservatorem!

Original Sin di Jason Aaron & Mike Deodato Jr.


Gli editori di Supereroi hanno vita sempre più difficile: tra videogiochi, cosplayers, piattaforme streaming, cinema, TV , realtà aumentata, potenziata, riuscire a convincere un ragazzo qualsiasi a leggere anche solo un loro albo è un'impresa degna di Messner. Dall’alba dei tempi ci hanno provato in modi più o meno imbarazzanti, ma una volta era facile: bastava uno strillo qui, un Excelsior là, et voilà, il gioco era fatto! Il fumetto ai tempi di Netflix deve invece tirar fuori dal proprio cilindro veri e propri conigli magici: c'è chi punta sulla riesumazione, chi sul paraculismo libero, chi su accoppiamenti alla Beautiful, chi sul tasto reset… insomma niente di nuovo sotto le nuvole, anzi nuvolette. E poi chi sul sempreverde massacro di qualche personaggio storico come mamma Marvel nel suo Peccato Originale. Quale peccato? Perché così primigenio? Le risposte al giallo della stanza chiusa dal padre di Scalped. Per l’ennesima volta la Christie viene saccheggiata in una saga di retcon che non aggiunge molto altro allo schema giallo. Jason Aaron scrive bene, ma non basta. A tirar le somme è tutta una lunga telefonata al lettore, spinto a diffidare continuamente dei suoi beniamini in una deriva editoriale sempre meno eroica e sempre più, troppo, pseudorealista. La fantasia è triste appannaggio di modi, aspetti e cliffhanger, abbandonando totalmente gli esempi utopici che ci hanno avvicinato alle super letture. In fondo l’assassino è comunque il maggiordomo e l’interessantissima idea dietro il palco evapora nella sua collocazione ultima e rimane solo una frase in testa: “Uatu! Perché, perché!” Il mitico Osservatore di Lee e Kirby è l’agnello sacrificale all’altare del Dio Denaro nell’eterna corsa agli armamenti DC VS Marvel, uno un po’ troppo in carne per i miei gusti. Si rischia di rimanere senza provviste per l’inverno. Addio amico mio, che tu possa pascolare nello spazio verde delle praterie dei campi Elisi e del Valhalla! Nel frattempo ci accontenteremo del supercriminale di serie Z Orb: ingiustamente obliato, tre volte più simpatico di Deadpool e 5 più folle di Harley Quinn, benvenuto tra noi. L’Osservatore è morto, viva l’Osservatore!