lunedì 19 settembre 2022

L'unico voto utile

Tra poco ci saranno delle nuove elezioni e come spesso da po' di anni a questa parte
vi è una domanda che aleggia costantemente nell'aria: perché mai dovremmo andare a votare?


Ecco, io, almeno per quest'anno tralascerei le varie motivazioni di principio sul diritto/dovere di questa azione (a me molto caro, anzi carissimo), i calcoli politici di voto utile o disgiunto, i vari programmi elettorali e mi concentrerei su un fatto, incontestabile, allarmante, pericolosissimo per chiunque voglia vivere il più possibile serenamente nel nostro paese: il rischio di avere un governo, non di destra (già di per sé non cosa simpatica, almeno per quanto mi riguarda, ovviamente), ma, in pratica, di chiara matrice fascista. La sinistra non avrà fatto molto negli ultimi tempi (anche se sarebbe un'affermazione da verificare), ma quale miglioramento potrà esserci, mi chiedo, in un prossimo quinquennio dove, come è sempre accaduto in casi simili, per un senso di legittimità, persone come Cucchi saranno inevitabilmente picchiate e/o cadranno misteriosamente e fatalmente da finestre e scale? Cosa, tra l' altro, che già può benissimo accadere e non solo ai così mal appellati "tossici", ma a chiunque abbia la sfortuna di  incontrare chi non accetta qualcosa o qualcuno che sia diverso da lui (un fascista, appunto), per aspetto ed usi od opinioni. Il partito dalla fiamma tricolore capitanato dalla laziale scimmia urlatrice non può essere quello da provare" perché gli abbiamo provati tutti", a meno di non voler vivere in uno stato in cui la libertà individuale è decisamente limitata, per usare il solito eufemismo. E non pensiate sia solo un problema del mondo queer e tutte le altre cosiddette minoranze (religiose, nazionali, etc...che poi, minoranze fino a che punto, anche qui, sarebbe da vedere), perché quando la legge limita la libertà di un soggetto oggi, chi ci dice che non la limiti ad un'altro, domani? Fidatevi, quando si prende quella china non la si risale più: non si può sapere chi ne farà le spese, quando e come, se confondiamo la giustizia  con la repressione.
E non illudetevi di esser già sotto un regime soffocante a causa di una presunta dittatura sanitaria, perché sotto una vera dittatura non ci siete mai stati, evidentemente e in quei governi l'unica cosa che funziona sono le prevaricazioni fisiche e psicologiche di pochi potenti su molti, resi inevitabilmente impotenti, anche e soprattutto di manifestare il loro dissenso, altro che puntualità dei treni.
E poi, dovreste saperlo, al peggio non c'è mai fine. Siamo già un paese in cui la libertà di stampa non è hai massimi livelli, quindi non rischierei ulteriormente di finire in una versione dello stivale in cui l' informazione è ancor meno diversificata, personalmente, preferirei migliorare, non peggiorare.
Credo, che, per quanto antipatico, ora non sia il momento di viziati commenti su cosa la sinistra abbia o non abbia fatto, se difenda o non difenda a spada tratta un popolo comodamente seduto su un soffice divano a guardare Netflix, ma di sostenerla per evitare che un nero e claustrofobico incubo diventi realtà. Un incubo in cui sicuramente tutto ciò che non vi va giù (tasse e bollette in primis) non sparirà, ma verrà altresì amplificato all'ennesima potenza. Ogni nostro attuale problema quotidiano non potrà mai aver speranza di estinguersi se non utilizziamo il nostro voto per sostenere un qualsivoglia centro sinistra. So che non è un messaggio popolare, che verrà bollato come fazioso e di parte, chissà, magari volerà pure qualche offesa, ma logicamente  è l'unica cosa sensata da fare, se vogliamo ancora avere una tenue possibilità di vivere in un luogo più sano e meno tossico, più felice e meno, irremediabilmente malinconico, marcio e corrotto, di quel che già è.

mercoledì 3 agosto 2022

Cinema d' estate


Fa caldo, caldissimo, non se ne può più: in città stare fermi o in movimento è la stessa identica tortura, che ti fa sciogliere come cartoni animati nella salamoia; al mare ti salvi solo in acqua, se riesci a non farti bollire; la frescura delle altitudini sembra l'unica salvezza, ma se ancora non potete godere dell' annuale riposo dalle fatiche lavorative, bè, allora, nella cocente attesa, datemi retta, andate al cinema! Approfittate della condizione di un corpo fisico che implora di ricoprire il ruolo di avatar del vuoto cosmico e di messia dell'immobilità pura, per soggiornare in sale climatizzate e nutrire la vostra curiosità e conoscenza, aumentare il vostro bagaglio culturale, educare i vostri sensi visivi e di concezione narrativa divertendovi e rilassandovi, specie se, come me, andate in uno di quei cinema con quelle libidinose poltrone reclinabili. Se è vero che la stagione cinematografica estiva non è tra le migliori, ora, come raramente è accaduto, multisala e cinematografi tradizionali propongono spettacoli inaspettati di veri capisaldi di letteratura video-dinamica o anche solo action-movie colmi di FX, la cui fruizione sullo schermo d'argento diventa una totale esperienza a sé stante rispetto a qualsiasi mega impianto con smart TV casalingo. Un periodo solo apparentemente moribondo tra l'iniziativa della riproposizione a cadenza settimanale dei migliori e più apprezzati lungometraggi dello studio Ghibli, fondato dal Disney nipponico e maestro indiscusso dell'animazione Hayao Miyazaki o la carrellata di alcuni cinecomics DC o ancora blockbuster di stagione e storiche pellicole che tutti dovrebbero vedere almeno una volta, le occasioni non mancano per nessuno. Per non parlare delle meravigliose arene estive, in parchi e giardini, in cui il vissuto di un film è arricchito spesso da location già di per sé meritevoli di esser ammirate e godute. Perciò ascoltate un bischero e se non sapete che fare in questi torridi giorni ricordate che la cinefilia, per quanto morbosa, potrebbe essere la soluzione.